In cammino con Matteo …a Caluso

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Sarà una lezione davvero speciale quella a cui potranno partecipare i ragazzi del Liceo Martinet di Caluso Sabato 14 aprile. Matteo Gamerro racconterà del suo Cammino, ma non solo di quello verso Santiago di Compostela, bensì quello della sua vita.

Un cammino che da 20 anni gli ha regalato una compagna speciale, una compagna che non lo lascia né di giorno né di notte, che sta sempre con lui, trasformandolo costantemente, nel corpo e nell’anima. Una compagna che gli toglie mobilità ed autonomia ogni giorno, ma che a suo dire è un vero e proprio acceleratore di coscienza. Come si chiama questa compagna? Sclerosi Multipla.

Quando Matteo scoprì di avere questa malattia era uno studente della facoltà di Ingegneria di Torino. Tutto iniziò con un problema agli occhi e poi i mesi successivi trascorsero in un alternarsi continuo di lezioni, test, ed esami … medici.  Una volta scoperta la malattia Matteo provò rabbia, tristezza, disperazione, disillusione, e molte altre emozioni arrivarono all’improvviso nella vita di Matteo che fino a quel momento era stata piena solo di allegria, sport, viaggi e come lui ama raccontare… di donne.

Però Matteo non si diede per vinto, ed aiutato dalla sua famiglia, decise di continuare a vivere la sua vita. Così termino gli studi ed iniziò a lavorare in Avio, e mantenne vive le sue passioni per i viaggi e logicamente per le donne. Ed anche se nulla era più uguale a prima, perché perdere ogni  giorno  la mobilità di una parte del corpo è davvero dura, Matteo non smise mai di amare la vita, nemmeno quando la sua fidanzata lo lasciò, pochi mesi prima di sposarsi dicendogli che non avrebbe potuto  vivere con uno che sembrava disabile.

Anzi, fu proprio in quel momento che Matteo  scoprì nuovi cammini e così quando la psicologa gli consigliò di scrivere per comprendere e liberare le sue emozioni lui decise di farlo a modo suo: niente diario segreto, ma un blog per raccontare come si sentiva e cosa viveva. Titolo del blog? www.altezzaculo.it Così era chiaro a tutti il suo punto di vista: quello di uno sempre seduto che vede culi, a volte belli, a volte brutti…

Il suo blog ebbe tanto successo che gli proposero di raccogliere i suoi scritti in un libro e così naque

“2 grandi +2 piccole”,

un libro autobiografico che tocca nel profondo chiunque lo legga, che riequilibra l’ordine delle priorità.  Pagine piene di riflessioni, emozioni, rabbia e voglia di vivere, di ricerca di senso. Pagine in cui si trova l’ironia e l’umorismo proprie di Matteo.

E lo scrivere è stato solo l’inizio della nuova vita di Matteo, senza fidanzata, con meno vecchi amici,  ma pieno di amici nuovi e di nuove avventure. Sì perché con il peggioramento della malattia non era scomparsa solo la fidanzata, ma anche molti amici, o persone che si definivano tali.

 

Tra tutte le nuove e molte sfide Matteo ha scelto di raccontarne una nel suo secondo libro:

 

“Si può fare… in cadrega a Santiago di Compostela”.Chi ha già fatto il Cammino di Santiago sa molto bene che si tratta di un’esperienza unica e trasformativa, e così è stato anche per Matteo che ha potuto farlo grazie all’aiuto di quelli che lui chiama i suoi angeli custodi, ossia al gruppo di persone che gli hanno regalato le loro gambe per tutto il tempo necessario.

Scoprire il Cammino di Santiago di Matteo è scoprire la sua vita, il suo modo di vivere, di amare, di stare con gli altri. E’ il modo per accorgersi che ha ragione lui quando ci dice che la sua sedia a rotelle si vede tanto, ma ognuno di noi ne ha una nascosta nella testa, che anche se non si vede ci impedisce di vivere una vita piena e soddisfacente.

Incontrare Matteo, conoscerlo attraverso i suoi libri, scritti,  o il suo nuovo blog Sogni Volanti è un vero regalo. Sapere che un uomo di 39 anni che muove solo un dito della mano continua ad amare la vita ed ha un sorriso per tutti è qualcosa che ti cambia la vita.

Vuoi incontrare anche tu Matteo? Vuoi creare un evento per e con i tuoi amici e colleghi?  Scrivici o contattaci creeremo insieme  la tua tappa del Cammino con Matteo .